Le principali testimonianze si riferiscono ai siti rinvenuti all’interno delle cavità naturali di cui il territorio della Gola del Sentino è particolarmente ricco per la sua conformazione geologica: le prime frequentazioni risalgono infatti al Paleolitico ed i siti più noti sono quelli di Grotta del Prete e Grotta del Fiume, dai quali provengono interessanti reperti litici e faunistici (tra cui un esemplare di orso bruno). Ancora nell’età del bronzo alcune grotte venivano frequentate ed hanno restituito molti materiali archeologici (soprattutto ceramica): si ricordano grotta del Mezzogiorno, dei Baffoni e del Santuario, le cui testimonianze arrivano sino all’età romana. Al proto-villanoviano risale la necropoli ad incinerazione di Pianello di Genga, le cui urne sono visibili, oltre che nel Museo di Ancona, anche nel Museo Speleo-paleontologico e archeologico di San Vittore recentemente allestito vicino l’abbazia, con un ricco apparato didattico. È diviso in tre sezioni archeologica, speleologica e paleontologica, e quest’ultima conserva il noto Ittiosauro risalente al Giurassico, rinvenuto nei pressi di Genga Stazione. Ulteriori informazioni...
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