Racchiuso in una chiostra di monti aspra e selvaggia, il paese vanta di origini medioevali. già castello dei signori di Rovellone, fu ceduto a Fabriano nel 1305, e da allora ne seguì costantemente la vicende storiche. Il nucleo abitativo più antico conserva il suo aspetto segregato e popolare, spontaneamente rielaborato dopo distruzioni e terremoti, e appare come un panno ricucito più volte. Eppure, esso mantiene un suo inconfondibile tono edilizio singolarmente autentico, al punto che si rende necessario curarne il rigoroso conservazione.
Un tono al cui formarsi hanno contribuito svariati fattori: le limitate possibilità economiche, il tenace attaccamento alla tradizione, la vocazione all’allevamento. Sono nate così queste viuzze strette e anguste di case basse, dai muri tarchiati, dalle finestre piccole e buie.
Chiesa di “S.Maria Sopra Minerva”
E’ la chiesa parrocchiale del paese. Sull’ origine del nome si è già detto che forse ha origine romana.
Eremo di Grottafucile
Eremo rupestre i posizione altamente suggestiva, vicino Castelletta con vista spettacolare sulla Gola della Rossa e sui monti di Frasassi. vi abitò, in devota solitudine, San Silvestro, dal1227 al 1231. In epoca successiva vi fu eretto un monastero, del quale rimangono a testimonianza resti della facciata e una grande volta a botte, oltre ad alcune celle dei monaci eremiti scavate nella roccia.
Manifestazioni
Castelletta, oltre a quanto detto, ha da offrire un suo interessante folklore in qui si sostanziano le più antiche usanze e tradizioni popolari, che si esternano nelle loro variegate forme soprattutto nel giorno della festa del paese:l a seconda domenica di settembre, in cui si venera la Madonna della Speranza. Alcune consuetudini sono comuni a quelle di altre località come ad esempio all’Albero della cuccagna.
Ma altre sono del tutto originali, veramente autentiche, come la corsa dei somari, la corsa dei biroccitto, la corsa delle carriole ed il gioco della scoccetta.
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