I dintorni di Fabriano,al confine con l’Umbria e con la provincia di Macerata,offrono una delle aree più belle del territorio e della regione sia dal punto di vista ambientale-paesaggistico sia dal punto di vista storico-culturale. L’età medioevale portò alla costruzione in luoghi sicuri ,in genere in cima alle colline,di strutture murarie come castelli,torri e rocche, ad opera di signori locali per il desiderio di aggregare le loro terre ed avere un migliore controllo su di esse, rispettando le strutture preesistenti, le condizioni naturali del luogo e la viabilità principale del territorio .L’intenzione di questi signori fu quella di creare “ organismi” politico-sociali al di sopra delle parti e autonomi dal punto di vista legislativo e amministrativo. Tali strutture testimoniano la presenza storica di molte autonomie,spesso in conflitto tra loro,del resto il nome stesso della regione Marche sta ad indicare che questa era una terra di confine,un crocevia di popoli diversi.
Conseguentemente agli eventi geologici, geomorfologici e climatici si ha una notevole varietà di ambienti naturali che costituiscono biotipi importanti sia dal punto di vista flogistico che faunistico. Da sottolineare sono: l’Aula Verde di Valleremita, il Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi e il Parco del Montecucco (la cui spiegazione è riservata nel link degli itinerari turistico-ecologici).
I centri di attività religiosa hanno prima favorito lo sviluppo dei boschi intorno ai conventi, agli eremi, alle abbazie e poi li hanno salvaguardati dagli interventi dell’uomo, facendone così dei boschi storici. Ne abbiamo numerosi esempi nelle zone limitrofe di Fabriano: il magnifico faggeto che circonda l’eremo di San Silvestro, i secolari faggi del bosco dell’eremo di Santa Maria di Valdisasso a Valleremita, il raro bosco di castagno all’Abbazia di Valdicastro a Poggio San Romualdo, i boschi misti di orno-ostrieto che circondano la ormai fatiscente Abbazia di Santa Maria d’Appennino nei pressi di Cancelli, la possente Abbazia di San Biagio in Caprile a Campodonico, la Chiesa di Santa Maria dell’Acquarella sopra Albacina, il monastero di San Cassiano di Valbagnola.
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