La più discosta e impervia delle numerose frazioni del territorio fabrianese, in località bella e selvaggia,con un castello trecentesco. Ma il tempo qui non ha valore, potremmo vivere nel 30° secolo o nel Medioevo, tutto ci riporta all’indietro, ci fa lasciare alle spalle qualsiasi pensiero. Nel buio della notte la fioca luce che illumina un piccolo borgo, ti dirà che sei a Precicchie. Il castello di Precicchie, arroccato sulla cima di un'altura a mt. 535 s.l.m., feudo dei conti Attone poi caduto sotto il dominio dei Rovellone, affonda le sue origini nel XII sec. ( e forse prima ). Esso mantiene intatto il suo fiero passato medievale testimoniato dal nucleo fortificato, le massicce mura con finestre e feritoie, e le sue caratteristiche stradine medioevali in forte pendio lungo le quali si conservano porte ad arco ogivale e nei piani inferiori del castello, le antiche strutture difensive. Il paese durante il periodo natalizio è sede della sacra rappresentazione del Presepio Vivente, cui si da vita lungo le viuzze dell'antico borgo che si snodano attorno al castello che per l'occasione si trasforma in una suggestiva piccola Betlemme. E' anche sede ogni anno, nel mese di agosto del Palio dei Campanari.
Manifestazioni popolari
Il castello è luogo di numerose manifestazioni popolari tra queste ricordiamo: Il Premio critica cinematografica e televisiva che viene organizzato ogni anno agli inizi di luglio.
E’ un’importante convegno-studio sul cinema (con tavole rotonde,visioni,dibattiti) a cui partecipano critici, attori e registi di fama. Oltre a questo premio si svolge il curioso palio, nell’ultimo fine settimana di agosto dove a colpi di campane si sfidano i migliori campanari della zona.
A ciò si aggiungono rappresentazioni in costume, taverne, osterie e spettacoli di ogni sorta.
L’associazione il castello di Precicchie, con il patrocinio del Comune di Fabriano, organizza nel periodo di Natale un Presepio Vivente ambientato nel Castello di Precicchie. La scenografia sarà ancora quella incomparabile del vecchio, piccolo borgo dove tra stradine scoscese, vicoli strettissimi i figuranti inscenano la Natività, fulcro della rappresentazione, piccoli bivacchi illuminati da torce e i mestieri di un tempo con l’utilizzo degli antichi attrezzi ritrovati.
Non servono effetti particolari,basterà solo intravedere le luci tremolanti, il bagliore dei fuochi accesi, la semplicità degli scenari, per farsi trasportare in un viaggio nel tempo.
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