21-10-2010 17:41 UNCINI - La misura del costruire
a cura di Bruno Corà
8 ottobre - 11 novembre
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Con una mostra di Cementi armati del ciclo “architetture” e una serie di disegni, torna in esposizione a Milano l’opera di Giuseppe Uncini. Il Maestro di Fabriano, che a partire dagli anni Sessanta, insieme a Castellani, Lo Savio, Manzoni e pochi altri, ha impresso una svolta radicale all’arte italiana ed europea, coniando un’arte definibile solo attraverso le proprie qualità semiotiche, era apparso l’ultima volta in Lombardia con tre mostre simultanee presso la Fondazione Marconi, la Galleria Stein di Milano e la Galleria Fumagalli di Bergamo.
In quella circostanza l’artista aveva offerto un paradigma articolato del suo lavoro fino, appunto, al ciclo delle “architetture”. La scultura di Uncini, in realtà, è tutta ‘costruita’ per la semplice ragione che egli le ha conferito misure e modi che evocano o addirittura evidenziano i processi della costruzione. Ha dichiarato Uncini: “Le mie sculture sono anche architetture e questi aspetti hanno un peso primario nel processo creativo”; e inoltre “nel ciclo delle “architetture” la sovrapposizione di strati di muri di cemento arricchisce e caratterizza l’aspetto costruttivo scultoreo dell’opera. Sovrappongo in modo da accrescere il volume, il peso e infine lo spazio stesso”.
Con l’esposizione di alcune “architetture”, un “rilievo”, uno “spazio di ferro” e una serie di disegni realizzati a partire dagli anni Cinquanta, la nuova mostra di Uncini a Milano – dopo quelle recenti di Roma e Bergamo - mette in evidenza anche l’importanza del disegno nella sua opera. A tale proposito Uncini si è espresso con altrettanta chiarezza: “Il disegno è importantissimo per me. Io lavoro continuamente su carta, dal piccolo schizzo, il rapido appunto visivo, fino alle tecniche più sofisticate, come il collage (…) disegno per trovare un’idea che mano a mano si delinei e si precisi; così lo schizzo si fà disegno e questo diventa progetto”.
L’osservazione diretta delle opere in mostra non smentisce tali affermazioni, al contrario, mette in risalto la precisione e l’intensità che Uncini riversava nella pratica progettuale e del disegno, in cui si possono incontrare opere di straordinaria qualità.
La mostra, a cura di Bruno Corà, segna un ulteriore contributo verso la conoscenza più approfondita dell’arte di questo grande protagonista del XX e XXI secolo.
fonte: www.exibart.com
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